martedì 1 febbraio 2011

Bestseller per tutti i gusti

Cotto e Mangiato è il libro più venduto in Italia nel 2010. Cotto e Mangiato è un libro di ricette. Un libro di ricette è il libro più venduto nel 2010.
Sono concetti semplici ma ho bisogno di ripetermeli per crederci. Tante domande vengono spontanee. Molti commenti si fermano a sottolineare la fama televisiva dell’autrice Benedetta Parodi, di come l’abbia sfruttata per macinare le vendite. Non mi pare però questo un punto di grande interesse. Che libro è Cotto e Mangiato?
Oggettivamente è di una povertà di idee e creatività che rasenta quella del cibo delle mense militari. Non ha pretese di alcun tipo. I comunicati stampa che ne dopano le doti parlano di «cucina per tutti. Ricette sane e economiche», di «libro scritto sotto insistente richiesta dei telespettatori» e altre amenità. Lei stessa non si vergogna di scrivere a proposito di alcuni biscotti «questa ricetta l’ho presa da Internet». Forse non si vergogna perché non ha idea di cosa sia un libro di cucina. O perché il denaro oltre che non avere odore, non ha evidentemente neppure un cattivo gusto. 
Cosa ci trovano le persone in un libro così? Questo è quello che mi interessa. Innanzi tutto viene spacciato come un libro di ricette per la vita di tutti i giorni. Se è vero, e non ho elementi per negarlo, bisogna considerare come la vita di tutti i giorni sia per tanti di un grigiore imbarazzante. Sfogliandolo ti viene anche da pensare come la cucina sia un pianeta sconosciuto e che un libro così abbia più funzione evocativa di un futuro possibile che quella di dare indicazioni gastronomiche.
Purtroppo c’è in giro una flottiglia di donne quaranta-cinquantenni che non cucina per sottolineare la distanza dalle proprie madri; specularmente molti uomini non cucinano per mancanza di fondamenti culturali in materia. Siccome la passione per il cibo e la cucina si assorbe per imprinting, i loro figli e figlie sono ignari di cosa sia commestibile e cosa sia solo un contributo alla mera sopravvivenza. E dunque un libro così, grigio, povero e insapore, diventa un’isola alla loro portata. Quasi la luce in fondo al tunnel. È molto più accessibile di un vero libro di cucina che li farebbe soffrire di vertigini. Ci sono le verdure grigliate, l’insalata di spinaci, i gamberoni insaporiti, l’insalata noci e formaggio, il salame di cioccolato, tutte cose che «potresti fare anche tu»; io direi “che se non ci riesci sei un caso disperato”.
In chiusura, come prova fumante, segnalo alla giuria un improbabile «Bocconcini alla Coca Cola» che da solo, in una società col senso della vergogna, dovrebbe comportare il sequestro cautelativo dei fornelli.
(post di Andrea Pugliese)



Benedetta Parodi, Cotto e Mangiato, Milano, Vallardi, 2009.

Chiocciole: @

Da regalare: a chi ama arredare gli scaffali con i libri alla moda.

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