sabato 16 maggio 2009

Toppare la traduzione


I jeans con lo strappo sono meno di moda ma, in questi tempi di crisi, di buttarli non se ne parla neppure, l'unica alternativa logica sembra davvero l'applicazione di una toppa. Mia figlia, ancora piccola, non protesta ma coglie l'occasione per avanzare una richiesta: va bene la toppa, ma con le Winx! La ricerca si rivela abbastanza facile, ormai il marketing aggredisce ogni tipo di prodotto (a quando lo sturalavandini di Dragon Ball?). Insomma eccomi qui con in mano la toppa termoadesiva delle Winx, assolutamente ignaro della barriera linguistica che sta per frapporsi fra me e la corretta applicazione della toppa.
Tutto ha inizio con la lettura delle istruzioni. Ci sono in spagnolo, inglese, francese e italiano, ovviamente mi affido a quest'ultimo, piccandomi di poterlo decifrare, ma mi sbaglio di grosso. Ecco cosa leggo (non modifico né taglio nulla, giuro): «Attaccare la parte nel luogo desiderato / Passare la piastra attraverso tutta la parte durante i 10 secondi / Ha riparato la parte per rivestire di ferro dal misfortune durante i 30 secondi / Per non usare l'articolo fino a che non sia completamente fredda / Ammesso che i giorni spesi uno aumenta, poco calore li ha applicati. Insistere ancora con la piastra / Abbiamo suggerito non lavarci in asciutto / Per non rivestire di ferro al vapore».
Ora mi chiedo: fra non tradurre e tradurre in tal modo, qual è la soluzione più sensata? Francamente preferirei vedere la mia lingua ignorata, piuttosto che bistrattata in maniera così palese. La cattiva abitudine di sottovalutare il lavoro del traduttore, affidandosi a non professionisti improvvisati (o addirittura agli ancora comici traduttori automatici), produce effetti ridicoli, a volte anche in pubblicazioni più serie e meno "volatili". Un lettore esigente sa bene quanto fastidioso sia ritrovarsi fra le mani un libro tradotto malamente, zeppo di imprecisioni, di riferimenti mancati, di frasi claudicanti. Dopo qualche pagina l'istinto è quello di servirsene per usi non ortodossi, in particolare avendo a disposizione un caminetto.
Mia figlia mi tira una manica: «è pronta la toppa?». Io la guardo perplesso. Quasi quasi è meglio lo strappo.

Foto: Another Jeans Shot © bdgamer

Nessun commento:

Posta un commento