
Nessuna quarta di copertina, nessuna recensione, può rendere piena giustizia o ingiustizia ad un libro. Quindi averle lette prima non significa già conoscere il libro, tuttavia, io credo, un po’ di gusto si perde se si ha notizia della trama, dell’atmosfera, delle ispirazioni, senza aver ancora voltato una sola pagina. Nel caso dell’esploratore equivale ad avviarsi su un sentiero segnato anziché penetrare una foresta vergine. Diceva Elias Canetti: «Chi mi consiglia un libro me lo strappa di mano, chi me lo esalta me lo guasta per anni». Forse è un eccesso, ma rende l’idea.
Ecco perché il VoltaPagine, ligio al punto 3 del suo decalogo, divaga e insegue sollecitazioni centrifughe, per sfuggire alla tentazione di dire troppo: in modo da lasciare al lettore l’emozione del primo passo nella foresta.
Foto: La foresta di "Sas Baddes" - Orgosolo © maskaphoto